Abbiamo una buona notizia: l’abbinamento tra cibo e vino non è solo una cosa per esperti! Scegliere il vino giusto da abbinare a un piatto di salumi, ad esempio, può essere un gioco da ragazzi, bastano poche indicazioni e soprattutto tanta voglia di mangiare e bere bene. Puntate sempre sulla qualità e sarete sulla buona strada!
Spesso per cena o per pranzo, in particolar modo durante le feste natalizie, ci tocca scegliere un antipasto che piaccia a tutti e che non sia banale o impersonale: salumi o torte rustiche? Il nostro consiglio, se volete stupire e coccolare i vostri ospiti, è quello di cercare un prodotto tipico unico, originale, che abbia una storia e che potrebbe essere ricordato per giorni dai vostri amici.
Spazio dunque agli antipasti di salumi, un vero piatto all’italiana che cambia di regione in regione e che vi permetterà, insieme ad una bottiglia di vino, di accompagnare gli invitati in un vero e proprio viaggio enogastronomico alla ricerca delle eccellenze gastronomiche locali; del resto, cosa c’è di più bello che mangiare qualcosa di diverso dal solito?
Prima di andare in enoteca o in cantina, seguite questa guida che vi aiuterà a scegliere il vino per antipasti di salumi e affettati, da accompagnare con pane e taralli.
Passione antipasti: quale vino abbinare a un tagliere di salumi e formaggi?
Ci sono davvero tantissime idee per abbinare un tagliere di salumi e formaggi ad una buona bottiglia di vino, ma prima chiariamo dei dubbi: meglio un vino rosso o vino bianco? Con i salumi va meglio un vino dolce o un vino secco? Meglio un novello o un vino aromatico? Da amanti del vino e dei salumi possiamo anzitutto dirvi di prepararvi a non seguire delle regole precise: un buon salume va esaltato con un buon sapore, ma prima di ogni cosa l’abbinamento tra vini e affettati deve piacere a voi. Prima regola del connubio vino-salumi, dunque, è non puntare tutto su una specie di match gastronomico in grado di migliorare un vino o un prodotto che non vi piacerebbe a prescindere. Scegliete il salume giusto in base ai vostri gusti: esistono tantissime tipologie di salumi in Italia, più di quanti si possa immaginare. Ne abbiamo parlato in modo molto approfondito in un articolo che spiega le differenze tra coppa, capocollo e lonza (inclusa la finocchiona toscana e la coppa di testa marchigiana): siamo sicuri che scoprire le particolarità come stagionatura e preparazione dei salumi (spezie comprese!) di ognuno vi aiuterà scegliere il prodotto ideale da portare in tavola.
Un altro segreto per una degustazione di vino e salumi, magari con formaggio e pane, è cercare l’equilibrio tra la corposità del vino e la ricchezza del piatto o del salume: succulenza, acidità, grassezza e untuosità sono tra le tante caratteristiche da prendere in considerazione, ma non dimenticate di considerare l’origine del salume.
Prosciutto crudo, prosciutto cotto, pancetta, salame, capocollo, bresaola, mortadella o speck hanno origini specifiche, per questo motivo secondo i consigli degli esperti sommelier per scegliere il vino da abbinare a salumi e formaggi, è consigliabile abbinare un vino della stessa origine del salume in questione. Ad esempio: se state preparando un tagliere a base di salumi pugliesi, come il capocollo di Martina Franca o il Prosciutto crudo del Gargano, potreste abbinare un vino locale tipico della Valle d’Itria, del Salento e – nel caso del prosciutto – un vino più intenso come quelli del Gargano.
Linee guida per l’abbinamento fra vino e salumi: Chi ha bisogno di capire il meccanismo perfetto per l’abbinamento fra vino e salumi deve assolutamente avere un’idea delle categorie di salumi universalmente riconosciute, diverse per sapore e gusto. Secondo la definizione dell’ASSICA (Associazione Industriali Delle Carni e dei Salumi), esistono due principali raggruppamenti di salumi: prodotti salati ottenuti da intere parti anatomiche o gruppi muscolari, come il prosciutto crudo e la coppa; gli insaccati, ottenuti dalla macinazione di un insieme di carni magra con spezie e grasso e successivamente inseriti in un budello (involucro) che può essere sia naturale che sintetico. A loro volta, gli insaccati possono essere freschi o stagionati.
In base a queste particolarità, insieme alla suddivisione per gusti (salato, dolce, piccante) i salumi possono essere abbinati a specifici vini con specifiche caratteristiche: è così che fanno i sommelier! In linea di massima e con parole semplici, possiamo dire che: i salumi salati stimolano poco le papille gustative, causando un aumento della percezione di salato, che è predominante nei salumi sottoposti ad una lunga cottura; i salumi più grassi, invece, vengono tendenzialmente percepiti come dolci.
Questo principio è alla base della scelta sull’abbinamento dei vini ai salumi! Esistono tuttavia dei consigli di abbinamento tra vino e salumi adatti ad ogni occasione: se state portando in tavola un tagliere di salumi affettati vario, la regola è abbinarci un vino in base al sapore del salume predominante: se ci sono molte fette di salame, ad esempio, abbinate il vino al salame. Vi spiegheremo prestissimo, nei prossimi consigli, come abbinare il vino al salame.
Ricordate quindi che il vino rosso da abbinare a salumi e formaggi deve essere in linea con la composizione e la lavorazione del salume.
FONTE: https://www.salumificiosantoro.com/it/magazine/vini-salumi-formaggi-guida-allabbinamento-giusto.html